Il master plan ha avuto come fine la riqualificazione di un grosso tramo del canale dell'Ourq estremamente degradato e poco frequentato. Successivamente a un lungo periodo di analisi dello stato di fatto (identificazione dei punti di comunicazione, delle fonti di rumore, dell'intensità e della presenza del verde, delle zone strategiche a livello architettonico, l'individuazione alcuni edifici di potenziale riferimento) il progetto ha proposto attraverso l'ipotesi di diverse tipologie di edifici, usufrutti e linguaggi architettonici, la sua soluzione.

È stato identificato la sponda destra del canale come terreno fertile ad accogliere attività terziarie, proponendo degli uffici, strutture di ristoro e relax ma anche tutta un'area residenziale a bassa densità. Quest'ultima è stata oggetto di uno studio approfondito su una nuova tipologia residenziale, in molteplici declinazioni, in stretta unione con il concetto di verde integrato all'architettura.

Alla sponda sinistra del canale è stata attribuita invece una connotazione più "culturale" inserendo alcuni edifici strategici quali una S.M.A.C. una Sala Polivalente, una Sala Audiovisuale.  Parellelamente a questa presenza attiva soprattutto di notte sono state inserite anche residenze studentesche.

​L'obbiettivo di mantenere un continuo dialogo tra le due sponde è stato assicurato dalla presenza di due nuovi ponti e da diverse navette (alcune delle quali integranti anche delle piccole sale di concerto).

Il linguaggio architettonico con il quale è stato affrontato il progetto urbanistico è estunico linguaggio. Pochi è sintetici sono i materiali utilizzati: legno, cemento grezzo, metallo.  Il verde urbano è sempre integrato ad una particolare forma, edificio, struttura e mai presentato come a decoro dello spazio. Il verde vive nello spazio e invade il luogo dall'interno.