L'estetica del progetto è scenografica e monumentale restando fedeli ad un linguaggio architettonico sobrio.

A livello estetico si gioca con l'idea di un progetto dalla doppia vita:  quella diurna e quella notturna. Di giorno il teatro è un enorme blocco metallico immobile e metafisico, che non racconta nulla di ciò che accade al suo interno ma nasconde, come fosse una sorta di pelle opaca, una vita da scoprire. La notte questa pelle, irradiata dall'interno, si fa trasparente e svela le attività e il fermento legato alle rappresentazioni.  

A livello "compositivo"  il progetto ha seguito una linea semplice, ossia l'assemblaggio, come per un puzzle, delle varie aree, intorno alla presenza delle due sale, la grande e la piccola, lavorando di conseguenza tutto il sistema accessibilità.